martedì 5 luglio 2011

Capitolo primo.

Era bello, per esempio, svegliarsi prima di lei e vederla respirare piano, sul letto accanto a me, mentre dormiva.
Scostarle lentamente i capelli dal viso, tutti spettinati, per poterla osservare meglio.
Poi si svegliava, mi guardava con quei suoi occhi assonnati e sorrideva. Dio, il suo sorriso, come faccio a descriverlo? Era come.. Ah, ma al diavolo! Come si fa a descrivere lei, Anna?
Lei era una stella, la stella più alta e brillante nel cielo del mio cuore. La stessa stella che ogni notte rapiva, insoddisfatta, la cascata di pensieri che si lanciavano nella mia mente.
Penso molto spesso al suo nome. E' semplice, carino, niente di speciale. Ma mi ossessiona. Quel nome, Ada intendo, si può leggere da entrambi i lati. Si, detta così può sembrare una stupidata, ma ci penso giorno e notte e per questa futile caratteristica sono arrivato a pensare che... Insomma che lei sia il mio inizio e la mia fine.
Ho dimenticato tutto quello che precedeva lei, lo giuro. Ho iniziato a vivere nei suoi occhi, nel suo corpo, nel suo pensiero. Ho adattato la sua vita alla mia, fondendomi con lei fino ad essere una cosa unica e nemmeno una briciola dei miei giorni prima il suo incontro era rimasta.
Mia, era mia e l'amavo, per davvero.