martedì 13 marzo 2012

Recitare.
Era sempre stata l'implacabile passione di Eva. sin da piccola aveva frequentato svariati corsi di recitazione e il suo era un talento naturale.
E adesso, all' età di 17 anni, era conosciuta in tutto il suo piccolo paese per il suo talento artistico: numerose recite, due manoscritti di racconti da lei inventati, svariate esibizioni scolastiche come cantante.
Nonostante tutto non era un'angelo, Eva si era sempre comportata come se fosse su un palcoscenico anche nella realtà aggirando chi le faceva più comodo.
Comunque, fino ad ora non ambiva ad arrivare particolarmente in alto. Non voleva essere alla première del suo film come protagonista ad Hollywood, perchè le andava benissimo il suo regime di vita da piccola talentuosa che tutti in paese adoravano.
Eva sognava per se un futuro roseo, un lavoro magari nel mondo dello spettacolo. Anzi, l'intrattenimento era l'unica strada che vedeva davanti a sè.
Non voleva però farsi prendere dalla fama e dai soldi, voleva un pubblico che leggesse tra le righe delle sue battute, cantasse le sue canzoni e ne capisse il messaggio.
Voleva essere ammirata, quasi adulata da una platea di persone, che a fine spettacolo non venissero da lei per un'autografo, ma per complimentarsi del suo duro lavoro.
In altre parole, quello che Eva voleva si dicesse di lei  era qualcosa tipo:
"Hey, la vedi quella? Beh lei è una brava attrice."

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